Memoria Storica

Archivio digitale

STUDI

materiali di vita, sanità e
malattie in un centro
Terni politica: l’ultimo risorgimento (1860-1870)
Vincenzo Pirro
Terni giacobina. Seconda parte
Giorgio Brighi

MEMORIE
Istituzioni, Chiesa e cultura a Terni tra Cinquecento e Settecento
Mario Tosti
Musicisti ternani: Giulio Briccialdi e Stanislao Falchi
Bruno Cagnoli
Elia Rossi Passavanti
Vincenzo Pirro

RICERCHE
Due laudi del XV secolo
Elisabetta David
Feste barocche nella provincia pontificia
Fabrizio Conocchia

RECENSIONI
Augusto Ciuffetti, Condizioni materiali di vita, sanità e malattie in un centro industriale: Temi, 1880-1940
Telesforo Nanni
Guerriero Bolli, La chiesa di S. Pietro dei Fabbri in Terni
Paolo Renzi
Gian Piero Zanzotti, Terni. Emozioni del sacro
Paolo Renzi
Autori Vari, La Chirurgia Preciana
Pierluigi Seri
Guglielmo Giovagnoli, Giuseppe Sbaraglini e il socialismo francescano
Gian Biagio Furiozzi

OSSERVATORIO
Beni e attività culturali
Francesco Pullia


Con questo numero Memoria Storica entra a buon diritto nel
2000, grazie al sostegno degli abbonati e al consenso del pubblico, che
ormai varca i confini provinciali.
La rivista conserva la veste tipografica con cui ha esordito nell’ ormai
lontano 1992, con qualche cambiamento formale che rende la pagina
più leggibile e gradevole.
Conserva soprattutto lo stile che la distingue nel panorama culturale
ed editoriale, per rigore metodologico e spessore storiografico.
Memoria Storica non è nata per soddisfare ambizioni accademie o
assecondare superficiali curiosità intellettuali, ma per rispondere al
bisogno di storia invocato dalla coscienza collettiva e adempiere così
un dovere civile. Vuole rimanere fedele a queste scelte.
Lo scorso anno il Centro Studi Storici di Terni ha celebrato i primi
dieci anni di vita dedicati in gran parte alla pubblicazione della
rivista e alla collana della relativa “bibliotheca”. In effetti – l’abbiamo più volte ricordato – l’attività editoriale ha richiesto e richiede un impegno continuo, l’impiego di risorse umane e intellettuali, oltre che finanziarie, che non ha precedenti nella storia di Terni.
Anno dopo anno stiamo erigendo un monumento perenne ad una
città che sembrava senza passato e senza memoria.
Il primo fascicolo del nuovo secolo è dedicato in gran parte a Terni
nell’Ottocento, ma non mancano incursioni in altre realtà territoriali
e in altre epoche. Il taglio è generalmente etico-politico, per il rilievo dato ai grandi
eventi politici, come la Rivoluzione francese e il Risorgimento italiano,
non in forma di cronaca spicciola o di sequenza “evenemenziale”, ma
di ricostruzione per linee interne, secondo una logica che unifica ragione storica e ragione morale.
In questo prospettiva la cultura figura non come sovrastruttura
ideologica o epifenomeno, ma come espressione profonda e autentica
della vita di un popolo, senza la quale la storia si ridurrebbe a cieco
meccanismo naturale.