Memoria Storica

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Memoria Storica 52
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STUDI
L’antico Ponte del Toro a Papigno. Restauro di un bene archeologico e valorizzazione di un paesaggio culturale.
di Miro Virili e Carlo Virili
Il sito archeologico di Ponte del Toro.
di A. Jaia, C. Virili, F. Pantano, C. Alfonsi
Andrea Bacci e la cava Tiberiana: nuove prospettive di ricerca.
di Miro Virili
L’area forense della città di Carsulae, tra vecchi e nuovi scavi.
di Luca Donnini, Massimiliano Gasperini, Valerio Chiaraluce
Indagini archeologiche nell’area del crollo delle mura di Amelia, 2009-2011. Risultati di scavo.
di Andrea Ponzi e Rosanna Ovidi

RICERCHE
Tre artisti per San Balduino dei conti dei Marsi, fondatore dell’Abbazia Cistercense di San Matteo de Monticulo. Ispirazione e costruzione della memoria agiografica nella storia di un territorio.
di Ileana Tozzi
Un ternano dell’Ottocento studioso di numismatica e archeologia: Giancarlo Rossi.
di Andrea Giardi
Il busto di Villa Albani: il ritratto dell’imperatore Tacito. delle Acciaierie di Terni.
di Bruno Giancarlo

NOTE E CONTRIBUTI
La Chiesa di Santa Maria di fuori a Cesi.
di Corrado Befani
Interventi di restauro sui mosaici della domus nel Foro di Carsulae. Comunicazione.
di Michele Benucci
Finanzieri e cani per l’archeologia.
di Enrico Fuselli e Giuseppe Ferrini
Contrade e Rioni nella Terni antica.
di Andrea Giardi

Presentazione

Con questo numero “Memoria Storica” celebra il suo XXVII anno di vita e può guardare al futuro traendo conforto e auspici dal patrimonio di esperienze umane e culturali di cui si va continuamente e progressivamente arricchendo. La sezione “Studi” si apre con un corposo saggio a più voci sul restaurato Ponte del Toro. Il tutto inizia con una “Introduzione” di Miro Virili (architetto che si occupa di progettazione, restauro e pianificazione, esperto in beni culturali e del paesaggio) e Carlo Virili (archeologo collaboratore del Dipartimento dell’Antichità della Sapienza Università di Roma) sul restauro e valorizzazione del manufatto di Ponte del Toro, per passare poi al cuore dell’analisi del sito archeologico di Ponte del Toro ad opera del prof. Alessandro M. Jaia (professore associato di Topografia Antica presso il Dipartimento di Scienze dell’Antichità della Sapienza Università di Roma), in collaborazione con il già citato archeologo Carlo Virili e con Federica Pantano e Clelia Alfonsi (archeologhe collaboratrici del Dipartimento di Scienze dell’Antichità sempre della Sapienza). L’architetto Miro Virili conclude il tema Ponte del Toro con un saggio su Andrea Bacci e la cava Tiberiana aprendo nuove prospettive di ricerca sull’intero sistema idraulico della cascata delle Marmore già a partire dall’epoca romana, in evidente piena condivisione con i professori e archeologi del Dipartimento di Scienze dell’Antichità della Sapienza. Completano il saggio degli estratti dell’opera del medico e filosofo Andrea Bacci, pubblicata a Venezia nel 1576, mai indagato in riferimento alla Cascata delle Marmore e al suo complesso sistema di regimazione delle acque, e un apparato iconografico di immagini e disegni, non solo storici, corredati da eloquenti didascalie che compattamente rendono conto, al pari degli scritti, dell’emergenza archeologica forse più importante dell’intero sistema idraulico Nera-Velino e della bassa Umbria. Sempre nella sezione “Studi” Luca Donnini, Massimiliano Gasperini e Valerio Chiaraluce (archeologi specializzati in Topografia antica), in forma chiara, ricca ed eloquentemente comunicativa, senza nulla togliere alla scientificità dell’approccio, e con il corredo, inoltre, di un notevole apparato iconografico, rendono conto degli scavi archeologici (vecchi e nuovi) circa l’area forense della città di Carsulae.
Completa la sezione “Studi” un circostanziato saggio di Andrea Ponzi e Rosanna Ovidi (laureati in conservazione dei beni culturali e attivi da anni nella società di consulenza archeologica Archeostudio S.n.c.) sulle indagini archeologiche nell’area del crollo delle mura di Amelia, tema per altro affrontato in un partecipato convegno, nel giugno del 2017, promosso dalla nostra associazione, in collaborazione con il Comune e la Soprintendenza archeologica dell’Umbria. La sezione “Ricerche” si apre con un apporto della nostra collaboratrice Ileana Tozzi (Direttrice del Museo dei Beni Ecclesiastici della Diocesi di Rieti) su San Balduino dei conti dei Marsi, fondatore dell’Abbazia Cistercense di San Matteo “de Monticulo” nell’area del Lago di Piediluco e prosegue con Andrea Giardi che affronta la trascurata biografia di “Un ternano dell’Ottocento studioso di numismatica e archeologia: Giancarlo Rossi”, per concludersi con un saggio di Bruno Giancarlo che, continuando i suoi studi tacitiani, compone un saggio sull’identificazione del busto di Villa Albani con il ritratto dell’Imperatore Tacito. La più agile sezione “Note e contributi” si apre con una comunicazione del nostro socio e collaboratore Michele Benucci in merito all’azione di restauro conservativo su alcuni manufatti della città di Carsulae che l’Università della Tuscia sta praticando affiancando il lavoro degli archeologi Donnini e Gasperini, impegnati nell’opera di scavo, prosegue con un contributo del nostro socio Corrado Befani sulla restaurata chiesa di Santa Maria di fuori a Cesi e con un interessante saggio di Enrico Fuselli e Giuseppe Ferrarini sull’azione della Finanza circa l’archeologia dal titolo: “Finanzieri e cani per l’archeologia” e si conclude, infine, ancora con Giardi che affronta il tema di notevole interesse e precisione circa le Contrade e i Rioni di Terni antica. Il presente fascicolo si presenta assai ricco e numerose ragioni ci hanno spinto a pubblicare i molti saggi, la più importante delle quali risiede nella necessità di non ritardare oltre la stampa dei tanti articoli giunti in redazione da tempo e di restituire agli autori dei saggi una ragionevole certezza sui tempi di accettazione e di pubblicazione. Ci scusiamo con i soci e i lettori che anche in questo fascicolo non troveranno recensioni, speriamo con il prossimo numero di tornare a dedicare un giusto spazio a questa imprescindibile sezione della rivista. Dedichiamo questo numero a due nostri affezionati soci che hanno esaurito il loro ciclo vitale: l’avv. Costantino Bruni, membro del Direttivo per svariati anni in rappresentanza della Fondazione CARIT, ed Enrico Carloni, i quali, pur nella differenza di temperamento personale e ruolo svolto, non hanno mai lesinato sostegno, stimolo e utili suggerimenti nel pieno disinteresse personale.
Domenico Cialfi

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