Memoria Storica

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Memoria Storica 46
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STUDI
Antonio da Sangallo il Giovane e Mario Ridolfi: l’espressione architettonica ternana di Alessio Patalocco
Miranda: la memoria ritrovata. Considerazioni intorno al recupero di un bene culturale
di Miro Virili
Il “doppio incastellamento” della Diocesi amerina. Il caso dei castra del settore nord-orientale.
di Massimiliano Bardani
Lacerti di folklore amerino del XVI secolo di Enrico Fuselli

RICERCHE
Caterina Tramazzoli, Madre Maria Eletta di Gesù. Il primo processo per la sua Beatificazione (1676 – 1698/1700)
di Marianne Gackenholz Puxeddu, Maria Grazia Aurini

NOTE E CONTRIBUTI
La ceramica di Piedoluco: una scoperta quasi per caso
di Paolo e Michele Tattoli

OSSERVATORIO
Recensioni
di Roberto Marinelli

Presentazione

Con il numero 46 di “Memoria Storica” offriamo ancora una volta saggi che attengono alle specifiche piste di ricerca dei singoli autori, insistendo, tuttavia, su alcune “idee forza” patrimonio dei singoli estensori dei saggi e possiamo dire della Rivista tout court, insieme all’aspetto che ci contraddistingue nel voler dare voce al complesso territoriale dell’Umbria meridionale. Se Alessio Patalocco affronta con il suo stimolante studio, accostando le realizzazioni architettoniche di Antonio Cardini, conosciuto come Sangallo il Giovane, e Mario Ridolfi, la realtà fisica della città di Terni alla ricerca di una cifra di riconoscimento di un linguaggio riconoscibile e pervasivo, tale da poter offrire un contributo ad una lettura (civica ed urbana) dell’oggi, proiettandola, per non rimanere in disparte, anche verso il futuro, Miro Virili ci fornisce un ricco resoconto del restauro della Torre del “castello” di Miranda, dando conto, non solo dell’aspetto tecnico, ma inserendo tale intervento in una filosofia più generale che va sotto il termine di “restauro della memoria”, fornendo una ricognizione ricca, se non esaustiva, di aspetti eminentemente simbolici, culturali e di “paesaggio” che connotano, con la loro sedimentazione, l’identità di una comunità. Massimiliano Bardani si cimenta, da par suo, sul “doppio incastellamento” della Diocesi amerina, analizzando il caso dei castra del settore nord-orientale della città, cui fa eco, con una ricerca storico-antropologica sui lacerti di folklore amerino nel XVI sec., Enrico Fuselli. Marianne Gackenholz Puxeddu e Maria Grazia Aurini, danno conto con la loro ricerca su Caterina Tramazzoli, Madre Maria Eletta del Gesù, del primo processo di beatificazione (1676-1698/1700). Un interessante contributo di Paolo e Michele Tattoli riguarda, infine, la “scoperta” della fabbrica di ceramiche di Piediluco, grazie al reperimento di una ricca documentazione statunitense che quanto prima assumerà una forma compiuta con un catalogo e l’allestimento di una mostra. Chiude il fascicolo una puntuale recensione di Roberto Marinelli su un recente testo di Massimo Rocchi Bilancini sull’approvvigionamento idrico delle campagne todine. Altre interessanti recensioni, per ragione di spazio, verranno pubblicate nei successivi fascicoli della Rivista. Dedichiamo il presente fascicolo alla memoria di Vincenzo Pirro, fondatore e animatore del Centro Studi Storici e direttore, fino alla improvvisa scomparsa del 2009, di “Memoria Storica”. Tale atto di riconoscenza coincide con la realizzazione fattiva di alcuni obiettivi concreti: ripubblicazione in forma elettronica e diffusione dei primi 43 numeri della Rivista, risistemazione del sito Web con la ricostruzione documetaria di tutte le attività messe in campo nel tempo, consolidamento e ampliamento di un nucleo di lavoro di storici ormai di diverse generazioni, onde evitare una operosità, magari ricca e generosa, ma isolata, consolidamento di rapporti operativi e produttivi con Enti istituzionali ed associazioni che operano in Umbria. Nella convinzione di essere rimasti debitoriamente fedeli all’ispirazione del fondatore, ripubblichiamo di seguito, convinti anche della pregnanza e dell’attualità (nonostante alcuni progetti di terziario avanzato richiamati nel testo non si siano, purtroppo, compiutamente realizzati), la presentazione che Vincenzo Pirro predispose per il primo numero della Rivista nel marzo dell’ormai lontano 1992.
Il coordinatore (Domenico Cialfi)

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