STUDI
La misteriosa morte del capitano Carlo Barbieri. Un episodio della resistenza militare in Umbria
di Marcello Marcellini
RICERCHE
Oddo Forte Federici, un uomo e una famiglia di antifascisti repubblicani
di Andrea Giardi
Alessandro Sillani: l’uomo, il repubblicano, l’antifascista
di Sergio Bellezza
Nelle mani degli aguzzini del Terzo Reich. I deportati umbri nel lager di Bolzano
di Enrico Fuselli
DOCUMENTI
Gli Alleati in Umbria
Breve premessa al rapporto informativo
di Louis Wagenaar
Informative rilasciate a proposito del Comandante Ernesto Melis, capo della Banda “Melis” (di Louis Wagenaar).
MEMORIE
Ante e post guerra 1936-1946 e dintorni
di Umberto Cerasi
OSSERVATORIO
Recensioni
di Marcello Marcellini
Presentazione
Nella seconda metà del 2014 e nella prima metà dell’anno successivo il Centro Studi Storici di Terni, da solo o in collaborazione con altri enti e istituzioni, è stato impegnato nella preparazione di una nutrita serie di iniziative: dal Convegno sulla Grande Guerra di ottobre, alla presenza partecipata alle tante iniziative diffuse nel territorio (San Gemini, Lugnano, Cesi, Ferentillo, Terni…) per la ricorrenza del Centenario della I Guerra mondiale, all’allestimento della mostra fotografica e documentale sulla grande marcia per la libertà di stampa, in seguito alla strage parigina nella redazione di “Charlie Hebdo”, alla collaborazione per dare alle stampe la prima traduzione dal latino dei “Commentari sulla Guerra di Afrodisia” (1552) dell’umanista ternano Orazio Nucula (non ancora presentata al pubblico), alla partecipazione, infine, con il contributo di due mostre fotografiche e la messa in scena di un testo teatrale all’uopo redatto, per i festeggiamenti in ricordo del passaggio di Lucrezia Borgia a Portaria nel 1499. L’organizzazione di questi eventi ha sottratto tempo e risorse alla preparazione del primo fascicolo dell’annata 2015 di “Memoria storica”. Il presente numero, un fascicolo per la prima volta tematico per i settanta anni della liberazione, esce dunque con un po’ di ritardo, ma ci auguriamo che la paziente attesa di abbonati e lettori possa essere ripagata dall’interesse suscitato dai lavori che il fascicolo contiene, a cominciare dal corposo saggio in cui Marcello Marcellini si occupa, soprattutto attraverso le carte processuali, della morte del capitano Carlo Barbieri, un ufficiale fedele alla Monarchia in servizio nell’area di Massa Martana, nei cui pressi agiva anche la Banda del capitano Rossi. Il capitano Barbieri fu ben presto catturato e “soppresso barbaramente” anche se ufficialmente suicidatosi. Degno di nota, anche sotto il profilo umano, il ruolo svolto nella vicenda da Maria Pia Caruso, la fidanzata del cap. Barbieri, che con dedizione incomparabile perseguì ostinatamente il fine di far emergere la verità, non avendo mai creduto alla tesi del suicidio. Ascriviamo a Marcellini il merito di aver documentato anche come il capitano Barbieri si sia prodigato, non appena venuto a conoscenza dei bombardamenti dell’aviazione alleata su Terni, nel soccorso alla popolazione sinistrata. Allo studio di Marcellini fa seguito la ricerca di Andrea Giardi su una famiglia di resistenti narnesi di fede mazziniana, i Federici, che collaborarono con la formazione partigiana autonoma, nota come Banda Strale, una formazione costituitasi con elementi reduci dal servizio militare attivo, che dopo l’8 settembre, si ritrovarono sui monti al confine tra Narni e la Sabina. Merito di Giardi è l’aver posto in luce avvenimenti sfuggiti sicuramente alla memorialistica locale. Sempre nella sezione Ricerche, Sergio Bellezza ripercorre la biografia di un altro mazziniano, questa volta di Collescipoli, Alessandro Sillani, fuoriuscito attivo in Francia, cui il Consiglio comunale di Terni nella seduta del 24 maggio 1947 deliberava di intitolare l’attuale piazza della Rocca del paese natale, decisione rimasta inspiegabilmente disattesa. Chiude la sezione Ricerche l’accurato lavoro di Enrico Fuselli su “I deportati umbri nel lager di Bolzano”. Segue una sezione Documenti con la pubblicazione di foto, non tutte note, dell’Archivio della Fondazione Ranieri di Sorbello (che ringraziamo per aver acconsentito alla pubblicazione) del passaggio degli Alleati in Umbria e l’interessante documento sulla guerra partigiana, capace di gettare nuova luce su avvenimenti in parte noti, redatto nell’agosto del 1944 da un ex ufficiale della banda del capitano Melis, Louis Wagenaar, subito dopo la liberazione dell’Umbria da parte degli alleati. Ne abbiamo gentilmente ottenuta una copia dall’ANPI di Spoleto che, a sua volta, l’aveva avuto dalla vedova Melis. Non ci risulta sia mai stato pubblicato prima d’ora, anche se Marcellini ne aveva fatto ampio uso nel suo circostanziato lavoro su “La Banda del capitano Melis”, edito dalla Mursia nel 2013. Nella sezione Memorie Umberto Cerasi ripercorre sul filo della memoria la sua personale esperienza degli anni pre e post guerra. Marcellini è anche autore di alcune note a margine del libro di Claudio Biscarini, “Il passaggio del fronte in Umbria (giugno-luglio 1944)”, in cui l’autore ricostruisce minuziosamente l’avanzata delle truppe alleate nella nostra regione all’inseguimento dei tedeschi dopo la liberazione di Roma del 4 giugno 1944. Accogliamo pienamente l’invito rivolto a tutti noi da Biscarini, e fatto proprio dal recensore, di ricordare i tanti caduti dell’Ottava Armata (circa 1000) che combatterono per liberare l’Umbria sia da parte degli storici che dei politici umbri. Del resto, ricordare i caduti alleati in Umbria “è anche un modo – come limpidamente annota Marcellini – di rispettare la verità storica”.
Il coordinatore Domenico Cialfi