Memoria Storica

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Memoria Storica 36
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STUDI
La grande evasione dal carcere di Spoleto
di Marcello Marcellini
Le politiche agricole a Terni nel periodo fascista
di Telesforo Nanni

RICERCHE
Il sogno della “città dinamica” – Il piano del 1934
di Danilo Sergio Pirro
Il fondo S. Francesco di Terni posseduto dalla Biblioteca Comunale di Terni
di Barbara Gismondi
Note sul territorio di Calvi dell’Umbria agli inizi del Settecento: la chiesa di S. Maria Maddalena
di Cristina Ranucci

NOTE E CONTRIBUTI
Interventi strutturali e di restauro nell’antico complesso dei frati Cappuccini sul colle della Romita a Terni dopo l’indemaniazione del bene
di Lorena Sbarzella
Nota sull’archivio storico comunale di Amelia
di Massimiliano Bardani

MEMORIE
L’episcopato di mons. Paglia a Terni (considerazioni dopo dieci anni)
di Gianni Colasanti

OSSERVATORIO
Schede e segnalazioni bibliografiche
di Francesco Pullia (FP) e Cristina Ranucci (CR).

Presentazione

Giunta al secondo numero della nuova serie, “Memoria Storica” intende, sul solco ben tracciato dal suo ideatore, Vincenzo Pirro, confermarsi come un utile strumento di ricerca e di dialogo culturale, teso a suscitare e promuovere, con un linguaggio non autoreferenziale, un interesse vivo per la storia territoriale. La storiografia, se è davvero tale, non può rispondere a forzature aprioristiche né tanto meno risolversi in opera di indottrinamento, ma deve caratterizzarsi come costante, rigoroso, umile esercizio di ricerca di verità. Volgersi ad eventi del passato, mossi unicamente dalla volontà di comprendere il dispiegamento dei processi, non può che aiutarci nella lettura del presente. In questo numero la rivista ospita due studi di Marcello Marcellini e Telesforo Nanni. Marcello Marcellini tratta dell’evasione, nell’ottobre 1943, di detenuti slavi dal carcere di Spoleto. Fu un avvenimento importante per la resistenza in Valnerina in quanto Svetozar Lakovic, capo dei fuggitivi, divenne, nel febbraio 1944, comandante della brigata Gramsci. Viene, tra l’altro, rievocata la drammatica e scarsamente conosciuta vicenda della famiglia Melis, presa in ostaggio dai tedeschi per costringere Ernesto Melis, fondatore di un nucleo partigiano, a costituirsi. Il lavoro di Telesforo Nanni, invece, è incentrato sull’attuazione nel ventennio fascista della politica agraria nel Ternano. L’autore si sofferma su incongruenze e contraddizioni celate dalla retorica del regime tratteggiando, nello stesso tempo, tramite un’ampia documentazione, uno spaccato sociale dell’epoca e mettendo bene a fuoco il conflitto d’interessi e di aspirazioni sia dei proprietari che dei contadini. Lo slogan “Ruralizzare l’Italia!” riassunse emblematicamente il testo legislativo sui provvedimenti per la “bonifica integrale” del 18 settembre 1928, altrimenti detto “legge Mussolini”. Dietro le sfilate, i premi, lo sventolio di bandiere, i proclami, le fatue parole d’ordine si nascondeva, però, una situazione ben differente da quella propagandata. Significativo è, in questo senso, il discorso pronunciato il 12 giugno 1935 dal prefetto Giovanni Selvi. Nella sezione Ricerche, Danilo Pirro prende in considerazione il piano regolatore di Terni del 1934 con il quale si intendeva risolvere il conflitto tra la “nuova città dinamica” e quella vecchia, rurale e pontificia. Si raccontano, in particolare, le vicissitudini del progetto vincitore, che fu elaborato dagli architetti Bravetti, Lattes, Staderini e dall’ing. Tullio e, dopo la guerra, ispirò il piano di ricostruzione di Mario Ridolfi. Cristina Ranucci, cui va il nostro sentito ringraziamento per il prezioso apporto redazionale, si occupa della chiesa di Santa Maria Maddalena nel territorio di Calvi dell’Umbria, rendendo noti documenti dell’Archivio diocesano di Magliano sabina che permettono di conoscerne la fondazione e l’aspetto originario. In Note e contributi, Lorena Sbarzella ripercorre la vicenda conservativa dell’antico complesso conventuale dei frati cappuccini sul colle della Romita, a Terni, riconosciuto dalla Soprintendenza monumento d’interesse storico, mentre Massimiliano Bardani ci informa su pregi e carenze dell’archivio storico comunale di Amelia. Particolarmente stimolante risulta, poi, l’analisi svolta da don Gianni Colasanti sui dieci anni d’episcopato di mons. Vincenzo Paglia, attuale vescovo della diocesi Terni, Narni, Amelia, che si è caratterizzato per vivacità intellettuale ed attiva partecipazione ai problemi sociali della città, così da rivestire un ruolo di primaria importanza per la vita della nostra comunità, e non solo.

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