Memoria Storica

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Memoria Storica 22-23
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SAGGI
Umbria Cesiana e Lincea
Vincenzo Pirro La Riforma tridentina nella diocesi di Amelia: dalla visita apostolica al sinodo diocesano (1574-1595)
Ioan Andrei Anghelus
La moneta in Amelia nel 1300
Giovanni Spagnoli
Pene corporali in Amelia nei secoli XIV-XV
Giovanni Spagnoli
Amelia: aspettando il Novecento
Telesforo Nanni Assistenza e beneficenza a Narni (1862 – 1937)
Annamaria Diamanti
Collescipoli: l’acquedotto del 1902 e l’approvvigionamento idrico tra XIX e XX sec.
Cristina Sabina
L’economia calvese tra XVI e XVIII secolo
Franca Nesta
Donne nell’Umbria meridionale nel tardo medioevo
Raffaella Vittori
Luigi Piccardini a Terni
Elvio Ciferri
Il Breve di Pio VII (1803) e le Pubbliche Scuole a Spoleto Elio Fortunato
Sulle origini di Sangemini
Roberto Amati Uomini e cose della Sabina
Raffaele Colapietra

RECENSIONI
Francesco Giuliani, Diario della guerra 1915-18. Lettere dal fronte
Roberto Marinelli
Il Comune di Montecastrilli. Dall’Unità d’Italia alla Prima Guerra mondiale
Romano Ugolini, Zefferino Cerquaglia
Sangallo e la Cascata delle Marmore
Rosa Goracci, Walter Marzilli

Presentazione

Questo numero di “Memoria Storica” esce, nell’autunno del 2003, in formato doppio, allo scopo di raccogliere in un unico volume una serie di articoli dedicati ai “luoghi della memoria”, ossia ai centri dell’Umbria meridionale e della Sabina particolarmente legati alla biografia degli Autori. La rivista si apre con una breve rassegna dei “luoghi” Cesiani e Lincei in Umbria, scritta da Vincenzo Pirro in occasione del IV centenario della fondazione dell’Accademia dei Lincei: evento che sarà celebrato adeguatamente dal Centro Studi Storici con un Convegno di studi (Terni, 24 e 25 ottobre, chiesa del Carmine: Federico Cesi e i primi Lincei in Umbria). Seguono quattro saggi dedicati ad Amelia: il primo di un giovane studioso rumeno, I. Andrei Angelus, sulla Riforma tridentina nella diocesi di Amelia, che riproduce in sintesi la tesi di specializzazione all’Università di Perugia; il secondo e il terzo del notaio amerino Giovanni Spagnoli, La moneta ad Amelia nel 1300 e Pene corporali ad Amelia nei secoli XIV-XV, frutto di lunghe e pazienti ricerche archivistiche e bibliografiche; il quarto di Telesforo Nanni, Amelia: aspettando il Novecento, che offre un quadro della società amerina, nei suoi vari aspetti, alla fine del secolo XIX. Annamaria Diamanti si è occupata di Assistenza e Beneficenza a Narni in un lungo articolo scandito dalla vicende degli istituti assistenziali e umanitari: Brefotrofio, Ospedale degli Infermi, Opere Pie, nell’arco di tempo che va dall’Unità d’Italia agli anni Trenta del secolo scorso. Cristina Sabina h(i voluto testimoniare l’amore per la sua terra, Collescipoli, trattando dell’Acquedotto del 1902 e delle fontane che ancora oggi adornano la cittadina umbra. Franca Nesta è tornata ad occuparsi della sua Calvi, scrivendo dell’Economia calvese tra XVI e XVIII secolo, così come risulta dalla lettura dello Statuto della Terra di Calvi del 1553 e dai Catasti conservati nell’Archivio di Stato di Roma. Raffaella Vittori ha dedicato alle Donne nell’Umbria meridionale nel tardo medioevo tre brevi saggi: Donne e testamenti a Terni e Stroncane; La condizione giuridica della donna; Il lavoro femminile. Elvio Ciferri ci presenta un episodio inedito della vita del prete tifernate Luigi Piccardini: la sua predicazione nella Cattedrale di Terni, nel maggio e nel dicembre 1874, con i vari argomenti trattati sulla traccia degli appunti autografi dell’illustre predicatore conservati nell’Archivio diocesano di Città di Castello. Roberto Amati affronta la vexata questio delle origini di S. Gemini, tornando ad esaminare le u.arie ipotesi e giungendo ad alcune conclusioni, grazie all’uso intrecciato di diverse fonti storiche. Elio Fortunato tratta delle Pubbliche Scuole a Spoleto dopo l’esperienza della Repubblica Romana del 1798-99, in un articolo centrato sul Breve di Pio VII (20 settembre 1803), che contempla precetti pedagogici e didattici, ordinamento disciplinare, regolamento interno delle scuole spoletine. Raffaele Colapietra, con la consueta verve, ha scritto per la nostra rivista tre recensioni ad altrettanti saggi di studiosi locali, che noi volentieri pubblichiamo con il titolo onnicomprensivo di Uomini e cose della Sabina. Il fascicolo si chiude con “alcune recensioni coerenti con i contenuti monografici: sono uscite dalla penna di Roberto Marinelli, Romano Ugolini, Rosa Goracci. Prima di chiudere, ci è grato rivolgere un pensiero a Giovanni D’Astoli, recentemente scomparso. Egli ha dedicato la sua lunga e operosa vita alla cultura, acquistando un posto di rilievo nel panorama culturale e civile della nostra città. Noi lo abbiamo avuto come socio del Centro Studi e collaboratore di “Memoria Storica”. Per ricordare la sua figura sono ‘allo studio alcune iniziative culturali.

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