STUDI
Terni politica: esercito e città (1860-1870)
Vincenzo Pirro, Vittorio Gnocchini
Per una storia della massoneria ternana dopo l’Unità
Telesforo Nanni
MEMORIE
Il Bollettino della Regia Deputazione di Storia Patria per l’Umbria (1897-1923)
Rosanna Piccinini
RICERCHE
Le condizioni dei contadini umbri nell’inchiesta Jacini (II parte)
Antonio Di Fazio
BENI CULTURALI
La figura del curator Cìvitatis ad Interamna Nahars
Claudia Andreani
Interamnates Nartes devoti numini eius. Aspetti del culto imperiale a Terni nel III secolo
Claudia Angelelli
STORIA DELLA SCUOLA
Il Liceo-Ginnasio di Terni: 1915-1945
Vincenzo Pirro
INVITO ALLA LETTURA
Un mulino di epoca romana a Terni (T.Secci)
Otricoli (E. Climinti; P. De Angelis) Claudia Andreani Gli Organi della Cattedrale di Amelia (F Conocchia)
Gabriele Catalucci
Piermatteo d’Amelia
Francesco Pullia
NOTIZIE
Francesco Pullia
Presentazione
Con questo fascicolo Memoria Storica inizia il settimo anno di vita, confermando la sua presenza costante e puntuale in una città che cambia rapidamente e nel cambiamento ha bisogno di ritrovare le radici del fùturo. Ci sostiene la fiducia che il nostro lavoro contribuisca a contrastare i processi di disgregazione e di violenza che caratterizzano le fasi di transizione. Forse solo elevando il tono culturale, lo stile di vita della città, si può trovare un antidoto all’aggressività distruttiva che si manifesta nei tristi fenomeni di vandalismo. Una città socialmente disaggregata, senza storia e senza progetto, è anche una città violenta. In quest’azione latamente educativa non siamo soli. Ci conforta la compagnia di altre pubblicazioni, a carattere periodico: ‘Indagini” del Cestres, “Passaggi” dell’Istes, “Ingenium” dell’Ordine degli ingegneri, “Itinerari didattici” del Comune di Terni. Insieme combattiamo la cultura dell’oblio, anche quella più subdola, che si nasconde nell’informazione fai.sa e superficiale, fatta di aneddoti e notizie di seconda mano, di ipotesi non controllate scientificamente, gettate in pasto a un pubblico affamato di’ storia e non educato criticamente. La rivista torna ai grandi temi dell’Ottocento, segnato dall’unificazione nazionale, dalla crisi post-unitaria, dall’industrializzazione. Lo fa, come al solito, nel rispetto dell’obiettività storica e con il rigore scientifico che accompagna la dimestichezza con le fonti. Sta al lettore giudicare se le nostre fatiche sono ben spese. Sappiamo che il consenso del pubblico cresce continuamente, anche se è difficile raggiungere una più vasta cerchia di persone. Sappiamo anche che non basta scrivere e pubblicare, bisogna perseguire una politica culturale di più ampio raggio. Per questo il Centro Studi Storici affianca alla pubblicazione della rivista altre iniziative, non solo editoriali, ma promozionali, come convegni e corsi di aggiornamento (vd. rubrica “Notizie”). È doveroso ringraziare tutti coloro che si prodigano per la realizzazione e il successo della rivista e in particolare gli studiosi, giovani e non più giovani, idealmente accomunati dall’ansia di restituire a Terni la memoria espropriata.