Questo numero della rivista è dedicato interamente ai centri, grandi e piccoli, della Provincia di Terni. Fa eccezione il saggio di Domenico Cerullo, che abbiamo voluto inserire non solo per rendere omaggio alla memoria dell’amico recentemente scomparso, ma anche per rievocare un motivo di grande attualità. La rivista, infatti, viene consegnata alle stampe il 26 settembre, giorno in cui la Valle Umbra è stata sconvolta nuovamente dal sisma, con onde che si sono propagate fino a Terni. I saggi non sono coerenti né da un punto di vista cronologico né da quello tematico: spaziano liberamente, obbedendo unicamente all’esigenza di far emergere un particolare aspetto della storia dei Comuni e dei Castelli dell’Umbria meridionale. Tuttavia ricorrono due epoche, il Trecento e il Cinquecento; come pure ritorna più volte il tema degli Statuti medievali. Abbiamo voluto cosi dare dignità alla storia minore, che spesso non trova modo di farsi conoscerefi nendo con l’esserem itizzata e fraintesa. L’abbiamo fotto con il consueto stile di questa rivista, che è lontana dalla retorica e attenta alla lettura dei fotti cosi come emergono dalla documentazione archivistica. Sollecitazioni ad allargare l’orizzonte della conoscenza storica oltre i confini di Terni, ci sono venuti anche da alcuni lettori legati alla loro “piccola patria”. Almeno in parte le loro affese sono ora soddisfatte, anche se rimane molto da fare per recuperare la memoria storica dei centri minori del nostro territorio. Contiamo come sempre sull’attenzione dei lettori come unico premio alla nostra fatica.