STUDI
Basilica di San Valentino: prime ricerche sulla cripta e gli scavi condotti nel 1969 -’71
di Rosanna Gentili Carini
Un centro monastico della valle del Nera completamente dimenticato: Santa Maria di Caso.
di Andrea Giardi
Una statua, una città. Storia sociale del Germanico di Amelia
di Bruno Giancarlo
La fonte delle Logge e quella Scarnabecco: nuove scoperte e riletture
di Valerio Chiaraluce
RICERCHE
Giacomo Matteotti: il socialista umanitario martire dell’antifascismo
di Sergio Bellezza
Un secolo e mezzo fa al Teatro Comunale di Terni…
di Marcello Marcellini
Il poroso “confine contro natura”
di Enrico Fuselli
NOTE E CONTRIBUTI
Un fondo etnografico per i territori del reatino (Appunti e memorie per un archivio sonoro)
di Roberto Marinelli
L’angelo della pace: una lettura storico-artistica
di Maria Cecilia Giraldi
Presentazione
La Sezione Studi del presente fascicolo risulta ricca di ben 4 elaborati su beni culturali di natura e di epoche diversificate, dislocati in ambiti territoriali lontani tra loro (Terni, Valnerina, Amelia, Todi), frutto si appassionate ricerche di studiosi di diversa formazione e competenza, comunque indissolubilmente legati al proprio territorio e capaci di suscitare vivo interesse intorno agli oggetti di studio. La Sezione si apre con un saggio di Rosanna Carini, frutto della ripresa di lavori già editati, dal titolo “Basilica di San Valentino: prime ricerche sulla cripta e gli scavi condotti nel 1969-’71”, un pregevole lavoro di indagine sulle “Antichità di Terni” del periodo paleocristiano, per l’occasione rifinito da preziosi e inediti documenti relativi ai sopralluoghi, alle piante e ad alcune fotodegli scavi degli anni 1969-’71.Si procede, quindi, con un apprezzabile saggio di Andrea Giardi, per chinon lo conosce bene apparentemente lontano dai suoi più usuali interessi, suun bene culturale da sempre trascurato dal titolo: “Un centro monastico dellavalle del Nera completamente dimenticato, Santa Maria di Caso” la cui originerisale al X secolo. Di notevole interesse la documentazione che l’autoreci fornisce sia di carattere strettamente documentale, ma anche sotto il profilodei rilievi di mappa, nonché fotografici dei resti esistenti e della ricostruzionedella pianta del monumento.