Memoria Storica

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Memoria Storica 61

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Memoria Storica 61

STUDI
26 settembre 1982 – Una maratona a Berlino
di Marcello Marcellini
La storia… clinica di Napoleone Bonaparte
di Adolfo Puxeddu

RICERCHE
Angelo Maria Guazzaroni e l’edilizia scolastica ad Amelia (1910-1932)
di Massimiliano Bardani
Una vittoria di Pirro. Cronaca della vertenza legale del 1928 tra la Società Terni e la Montecatini per il predominio nel mercato dei fertilizzanti azotati italiani.
di Lorenzo Francisci
Amelia, Spoleto e Todi. Sogni di tramvie di Enrico Fuselli 151 La Chiesa Parrocchiale di Sant’Andrea Apostolo e Sant’Agata in Terni: appunti per la storia di un monumento dimenticato
di Andrea Cristofari
La Tovaglia-arazzo conservata nella chiesa di San Nicolò in Collescipoli
di Cristina Sabina

NOTE E CONTRIBUTI
La transumanza umbra dagli appennini al mar Tirreno, attraversando Orte
di Vincenzo Cherubini e Anna Livia Marcomeni
Il Busto di Garibaldi a Terni
di Sergio Bellezza

Presentazione

In apertura della Presentazione del fascicolo n. 61 di “Memoria Storica” annunciamo ai Soci e ai nostri lettori che l’ANVUR – Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca ha inserito, in occasione del trentesimo anniversario recentemente festeggiato, la nostra rivista nell’elenco delle riviste scientifiche dell’Area 11 (Valido ai fini del IV Quadrimestre ASN 2021-2023 – pubblicato il 07/07/2022).
L’ambito riconoscimento di rivista scientifica ci consente di fregiarci del codice identificativo ISSN che serve ad individuare, in particolare, le pubblicazioni periodiche (giornali, quotidiani e, appunto, riviste).
L’attribuzione di tale codice ha sostanzialmente due diverse funzioni:

  1. consentire attraverso la costruzione del codice a barre la tracciabilità dei prodotti editoriali attraverso i lettori ottici (barcode);
  2. consentire la catalogazione, anche on line, di tutte le pubblicazioni, anche a livello internazionale.

Ma veniamo ad illustrare i contenuti del fascicolo disposti nelle consuete Sezioni: “Studi”, “Ricerche”, “Contributi”, “Osservatorio” e in ultimo “Vita dell’Associazione”, la quale non sempre compare, risultando sostanzialmente utile a fornire informazioni rilevanti quando se ne avverta la necessità.

La sezione “Studi” si avvale di due lavori alquanto inconsueti, anche se di contenuto diversissimo, contemplando ambedue una buona dose di passione e rammemorazione personale.
Il primo di Marcello Marcellini, cui viene dedicata anche la copertina: un acquerello di Otello Fabri eseguito proprio per l’occasione, riguarda la partecipazione dell’autore alla Maratona di Berlino nel lontano 1892. Marcellini, di cui ignoravo la passione podistica, con un linguaggio sciolto, ravvivato anche da scambi diretti, ci restituisce con vivezza narrativa la fatica e le emozioni della gara, con sullo sfondo la città di Berlino Ovest, la porzione filo-occidentale della ex-capitale della Germania divisa dal resto della città, frutto degli esiti del secondo dopoguerra e di un equilibrio geopolitico fortemente segnato dalla “guerra fredda” che oggi, in seguito alla guerra della Federazione russa contro l’Ucraina, potrebbe tornare ad imporsi. Berlino Ovest, nata con l’accorpamento di tre dei quattro settori (inglese, francese e statunitense) in cui, alla fine della seconda guerra mondiale, fu suddivisa la capitale tedesca dalle quattro potenze vincitrici, fu un’enclave della Germania Ovest nel territorio della Germania Est, con capitale Berlino Est, settore occupato dall’Unione Sovietica, durante tutto il periodo di esistenza della Germania Est tra il 1949 e il 1990. Dal 13 agosto 1961 al 9 novembre 1989 le due Berlino furono separate fisicamente da un muro eretto dalla Germania Est per mettere un freno alle defezioni dal proprio Paese. Soltanto dopo un anno dalla caduta del muro, il 3 ottobre 1990, le due città torneranno ad essere un’entità amministrativa unica, a seguito della riunificazione delle due Germanie. L’elaborato di Marcellini, che si avvale anche di un’appendice documentaria, anche se in maniera non diretta, ha il merito di spingerci a riflettere su questa fase storica dell’Europa e su ciò che potrebbe oggi riproporsi.
Il secondo saggio di questa sezione dal titolo “La storia… clinica di Napoleone Bonaparte” è dovuto al Socio onorario prof. Adolfo Puxeddu che, aduso alla ricerca e all’analisi clinica così come dotato di sensibilità storica, ci restituisce una viva immagine del Grande Corso, colto dopo la sconfitta e l’esilio a Sant’Elena, attraverso un’interessante storia clinica a partire dall’anamnesi famigliare.Nella “Premessa” Puxeddu, che grazie ai testi e documenti tirati in ballo rivela anche un’erudizione che non va sottaciuta, ci svela come sia nata in lui ancor giovane l’incontro con Napoleone, divenendone di fatto un appassionato cultore. 

La Sezione “Ricerche” risulta ricca di contributi vari. Si apre con un saggio di Massimiliano Bardani che affronta, in base a documenti di prima mano custoditi nell’Archivio comunale, sistemato grazie proprio alla cura della nostra associazione, il tentativo di dotare la città di Amelia di un’edilizia scolastica moderna da parte dell’Amministrazione comunale con il supporto tecnico dell’ing. Angelo Maria Guazzaroni, amerino di famiglia e di nascita, ma più citato che indagato.
Prosegue con un elaborato di Lorenzo Francisci, nostro nuovo collaboratore e socio, che ricostruisce con dovizia di documentazione la vertenza legale del 1928 tra la Società “Terni” e la Montecatini per il predominio nel mercato dei fertilizzanti azotati italiani, rendendo conto sul piano storico dell’arretratezza italiana fino alla Grande guerra in tale ambito industriale a causa, tra l’altro, degli scarsi rapporti tra industria e università.
Quindi Enrico Fuselli continua a cimentarsi sulla storia dello sviluppo ferroviario dell’Umbria occupandosi di quelle infrastrutture (Amelia, Spoleto e Todi) che pur essendo rimaste a livello di studio e mai costruite, presentano, comunque, ampi motivi di interesse.
Andrea Cristofari rivolge la sua attenzione alle vicende storiche e all’aspetto architettonico di uno tra gli antichi monumenti cittadini, la chiesa parrocchiale di Sant’Andrea Apostolo e Sant’Agata, i cui resti murari, ancora presenti all’interno di un’aiuola ai margini di una zona del centro cittadino alquanto trascurata, e che meriterebbero ben altra attenzione e una più adeguata sistemazione, superando l’approccio postbellico che relegava tali brani murari al solo monito contro la guerra e a memoria dei danni dei bombardamenti che distrussero, per altro, quasi totalmente la chiesa.
A chiusura della Sezione troviamo una preziosa e puntuale indagine di Cristina Sabina su di un bene culturale apparentemente minore: la Tovaglia-arazzo conservata nella chiesa di San Nicolò in Collescipoli, assimilabile alla figura di un rettangolo largo un metro e alto due, che risulta frutto di un assemblaggio di parti di diverso formato: trentadue riquadri incorniciati in losanghe di tela d’Olanda, raffiguranti immagini e scene sacre, distribuiti, addirittura, su otto file. Con cura estrema Cristina Sabina si cimenta anche nell’interpretazione sacra di tali creazioni, ben oltre la pura descrizione. 

Anche la sezione “Contributi” appare ricca di apporti da parte di diversi studiosi. Vincenzo Cherubini, aduso ad un approccio antropologico alla storia, questa volta, in collaborazione con una studiosa di vaglio, Anna Maria Marcomeni, ci dà conto del fenomeno della transumanza che nel 1481 con un Breve del 30 agosto “impartì agli allevatori dell’Appennino umbro-marchigiano l’ordine perentorio di abbandonare il versante adriatico ed inviare le masserizie nei territori delle Dogane di Roma e del Patrimonio”.
Sergio Bellezza, profondo conoscitore delle vicende garibaldine, ripropone, con annotazioni relative alla partecipazione di popolo, l’innalzamento nella nostra città, in seguito al decesso, del busto all’Eroe dei Due Mondi da parte dello scultore Ettore Ferrari e le sue diverse collocazioni nel tempo.
Nell’ “Ossevatorio” diamo conto di due manifestazioni di rilievo avvenute nella nostra città: il restauro della targa del passaggio e sosta di Garibaldi nel 1849 presso il convento di San Valentino a cura del Lions Club «Terni San Valentino» con convegni connessi e la visita-studio a Sabaudia promossa dal nostro sodalizio al fine di verificare l’architettura e l’urbanistica delle “città di fondazione”.
La sezione si chiude con le “Recensioni” a cura della redazione e della prof. ssa Maria Caterina Federici.
Il fascicolo si chiude con la sezione “Vita dell’Associazione” in cui si informano soci e lettori del rinnovo delle cariche interne e del formale inserimento dei nuovi Soci nel nostro sodalizio.
Inevitabile a questo punto un grato pensiero per l’insostituibile fattiva opera di studioso sempre disponibile a divulgare e mettere a disposizione, senza reticenze di sorta, i dati raccolti a Umberto Cerasi, il quale ci ha lasciato di recente e a cui di seguito dedichiamo un ricordo a cura di Massimiliano Bardani che, avendone avuto assidua frequentazione, ha potuto rilevarne accuratamente meriti e profilo intellettuale. 

Domenico Cialfi 

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