Memoria Storica

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Memoria Storica 57

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Memoria Storica 57

STUDI
7 marzo 1543: il miracolo della Madonna di Loreto alla Cascata delle Marmore
di Bruno Vescarelli
L’epidemia influenzale “spagnola” (1918-1920) nella città di Terni
di Adolfo Puxeddu
Le formazioni autonome in Umbria dopo l’8 settembre 1943
di Marcello Marcellini

RICERCHE
L’approvvigionamento idrico di Cesi e la realizzazione dell’acquedotto Lintieri (1935). Analisi del fontanile commemorativo e una disamina della ripresa dell’emblema del Thyrus negli anni Trenta.
di Domenico Cialfi e Corrado Befani
Rilievo critico della Fontana dell’acquedotto Lintieri di Cesi
di Miro Virili
Il 1870 da Terni
di Enrico Fuselli e Enrico Ranucci
L’arcivescovo bresciano Muzio Calini ed il suo episcopato ternano (1566-1570)
di Pietro Calini Ibba e Francesco Canali

NOTE E CONTRIBUTI
Disamina dei termini “frégna” e “frégno” nei vari vernacoli umbri: piccolo viaggio nel cuore del “dialetto mediano”
di Mario Menghini
Osservatorio Ugo La Malfa dall’antifascismo al Partito d’Azione
di Sergio Bellezza

RECENSIONI
di Miro Virili

Presentazione

Anche il presente fascicolo, come il precedente, comunque, più voluminoso per numero di saggi e consistenza degli stessi, esce con qualche ritardo rispetto alla normale scadenza per cause varie, non ultime, ancora una volta, le varie limitazioni dovute ai protocolli di emergenza per la pandemia da Coronavirus e le difficoltà incontrate dagli autori dei saggi nel reperimento della documentazione inerente ai loro studi. Scusandoci con i soci ed i lettori, passiamo ad una rapida presentazione dei vari lavori contenuti nel fascicolo, che rispondono principalmente agli ambiti di ricerca prediletti dai singoli autori o ai vari gruppi di lavoro coordinatisi in vista dell’attivazione di piste di ricerca. La Sezione degli Studi si apre con saggio ben argomentato e organizzato da Bruno Vescarelli che, anche dopo la pubblicazione del pregevole volume “La Cascata nell’Opera Grafica Antica e Moderna”, continua la sua appassionata ricerca in merito alle incisioni della Cascata delle Marmore e questa volta si imbatte in una stampa risalente al 1573, realizzata in acquaforte e bulino su matrice di rame, dagli artisti aquilani Pompeo Cesura, autore del disegno, e Orazio De Sanctis, incisore, conservata nella Galleria degli Uffizi (Gabinetto dei Disegni e delle Stampe). L’incisione, di argomento agiografico e devozionale, è dedicata alla Madonna di Loreto e alla traslazione della Santa Casa, contemplando anche, come era d’uso, varie immagini dei miracoli riconosciuti al potere taumaturgico della Vergine. Tra questi, nella cornice, trova luogo una raffinata rappresentazione con annotazione descrittiva del “miracolo della Cascata”, risalente al 7 marzo 1543, quando un cavaliere, attraversando il Velino nei pressi di Piediluco, fu trasportato dalla violenza delle acque nel salto della cascata verso il Nera e salvato, però, dall’intervento della Vergine che pietosamente lo depose incolume a terra. Il secondo studio, frutto della penna del prof. Adolfo Puxeddu, che non ha bisogno di presentazione a Terni per i suoi trascorsi professionali e universitari in ambito medico, indaga sotto il profilo epidemiologico, sanitario e ambientale l’incidenza del diffondersi dell’epidemia “spagnola” tra il 1918 e il 1920 nell’area umbra e a Terni, fornendoci una esauriente rassegna bibliografica sul tema e mostrandoci in controluce anche come la percezione dell’epidemia fosse assai diversa dall’oggi. Il lavoro è tanto più apprezzabile in quanto non bisogna dimenticare che a quell’altezza cronologica era ancora operante la censura, causa la guerra, e che le notizie in merito non avevano libera circolazione sulla stampa. All’autore che, scandagliando l’apporto degli storici locali e non solo, si addentra anche nella produzione bibliografica medico-specialistica va, inoltre, il merito di aver riportato alla luce un documento di non facile reperibilità, in verità più citato che conosciuto, dovuto all’allora Assistente Ospedaliero del nosocomio ternano, Dott. Gino Locci, che nel 1922 dette alle stampe sulla prestigiosa rivista, a tiratura locale e stampata dal 1920 a Terni presso la Tipografia A. Visconti, ma con ampie garanzie di scientificità, “L’Umbria Medica”, un prezioso ed esaustivo lavoro su “L’epidemia influenzale a Terni. Riassunto storico e etiologico”. La Sezione si chiude con un saggio dell’avvocato Marcello Marcellini sulle formazioni “autonome” in Umbria dopo l’8 settembre 1943. L’autore che ha avuto il merito di colmare un vuoto storiografico sulle formazioni “autonome”, attraverso numerose pubblicazioni a tiratura nazionale e saggi, ospitati anche su “Memoria Storica”, con questo studio ricompone il quadro d’insieme, evidenziando in conclusione come la storiografia ufficiale umbra, prediligendo l’indagine sulle formazioni “politiche”, si sia quasi del tutto dimenticata del fenomeno degli “autonomi” nell’“universo partigiano umbro”, riservando ad esso per giunta giudizi stereotipati e riduttivi. La sezione Ricerche si apre con un lavoro a più mani che ha lasciato registrare l’azione congiunta di più studiosi coinvolti nell’impresa con tempi e competenze diversificate, i quali hanno indagato il tema dell’approvvigionamento idrico di Cesi e degli acquedotti apprestati nel tempo, fino alla celebrazione, attraverso un manufatto di arredo urbano in perfetto stile razionalista collocato nella piazza principale del paese, dell’acquedotto Lintieri realizzato a metà degli anni Trenta. Proprio la complessità del lavoro e la messa a punto di una metodologia pluridisciplinare, ci ha convinto a mostrare il lavoro in due saggi separati, ma ampiamente coordinati: l’uno ad opera di Cialfi e Befani, e l’altro, che contiene anche un rilievo tecnico con relative schede, dell’arch. Miro Virili. La sezione continua con un interessante lavoro di Enrico Fuselli e Enrico Ranucci di argomento risorgimentale sull’atmosfera romana a ridosso della breccia di Porta Pia, contenente una disamina della corrispondenza da Terni inviata al ministro degli Esteri, Emilio Visconti Venosta, e al segretario agli Esteri, Alberto Blanc, del conte polacco Kulczycki, che si era stabilito a Terni, dopo essere stato esiliato da papa Pio IX. Segue un rilevante saggio ad opera di Pietro Calini Ibba e Francesco Canali, sul vescovo bresciano Muzio Calini, in verità poco indagato dalla storiografia locale, e il suo episcopato ternano (1566-1570). Di estremo interesse alcuni momenti del saggio che gettano luce su avvenimenti riguardanti i “Banderari”. Nei Contributi compare una apprezzabile disamina, linguisticamente fondata, dei termini “Frégna” e “Frégno” nell’ambito dei dialetti dell’area umbra ad opera di Mario Menghini, nuovo associato del nostro sodalizio. Nell’Osservatorio compare un saggio di Sergio Bellezza dedicato alla commemorazione della figura di Ugo La Malfa a 40 anni dalla scomparsa, preceduto da uno scritto di Stefano Bufi del Comitato di coordinamento delle manifestazioni in ricordo dell’uomo politico tra Terni e Rieti. La sezione si chiude con una recensione di Miro Virili su di un lavoro con al centro la figura di Arturo Bocciardo e la costruzione del progetto politico di “fabbrica totale” della Società “Terni” di Marco Venanzi.

Domenico Cialfi

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