Memoria Storica 54

Con il presente corposo fascicolo, montato come consuetudine nel giugno 2019 e andato in stampa, però, con un po’ di ritardo, ‘smaltiamo’ un numero considerevole di saggi di taglio sicuramente diverso e da ricondurre agli interessi dei singoli studiosi e ricercatori, i quali vanno rafforzandosi nelle varie sedi locali e, grazie soprattutto all’operato dei referenti del Centro Studi, traggono maggiore soddisfazione nonché stimoli e occasioni di ascolto, superando l’isolamento, nel contaminarsi e nell’operare storiogra camente in gruppi di lavoro. La sezione degli Studi si apre con un interessante e rigoroso lavoro di Bruno Vescarelli, già ampiamente versato in questo ambito storiogra co, il quale, dopo aver rinvenuto una rarità editoriale del Seicento sulla cascata delle Marmore, corredata anche di un disegno, che descrive la visita effettuata nel 1695 da Giovanni Domenico Cassini (Perinaldo, IM, 1625 – Parigi 1712), eminente matematico ed astronomo ponti cio, poi accademico di Francia, ce ne dà conto con ampiezza circostanziata, inserendo l’autore tra gli scienziati seicenteschi che fecero visita alla Cascata del Velino. Al lavoro di Vescarelli fa seguito un saggio di Ilary Langeli incentrato sulla visita a Terni di un colto cinese nella seconda metà dell’Ottocento, dal titolo “Sulle orme di Hong Xun: una visita a Terni (1888)”, che ci svela tra l’altro il perdurante interesse della dinastia Qing per la cultura europea. Segue quindi l’ottimo lavoro dell’architetto Marta Rondi, perfezionatatasi in Restauro Achitettonico e Topogra a presso il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Roma Tre, circa il valore dei documenti archivistici ottocenteschi quale momento di analisi storico-critica dei restauri archeologico architettonici alla cinta muraria di Amelia. Sempre nell’ambito degli Studi il prof. Adolfo Puxeddu, con debita cura e sulla base di documenti di dif cile reperimento, ripercorre un momento fondamentale per “Terni Città Universitaria”: il 1° marzo 1976 avveniva, infatti, l’insediamento uf ciale del 2° triennio clinico raddoppiato (R) del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Perugia nel nuovo Ospedale Ternano “Santa Maria” sul Colle Obito. La sezione delle Ricerche si apre con un lavoro di Domenico Cial  sulla prima monogra a dedicata all’artista Gerardo Dottori e al suo manifesto sulla pittura futurista umbra del 1941, con un ampliamento anche alla fase conclusiva del più longevo movimento d’avanguardia, a 110 anni, tra l’altro, della ricorrenza della fondazione. Fanno seguito due ricerche di storia politica. Marcello Marcellini conclude con il suo corposo saggio l’analisi, desunta da documentazione rigorosamente di prima mano, del movimento anarchico ternano, mentre Zefferino Cerquaglia affronta sulla base di nuova documentazione alcuni momenti della vicenda del politico socialista Tito Oro Nobili, in vero tralasciati nell’ottimo lavoro del Brogliari, risalente al lontano 1977. Chiude la sezione Ricerche un saggio di Enrico Fuselli ancora sulla storia della Guardia di Finanza con un saggio in memoria di un sottuf ciale nativo di Stroncone, Vincenzo Poli, che si guadagnò all’inizio del secolo scorso una medaglia al valor civile. Seguono alcuni contributi: di Vincenzo Cherubini sul folklore infantile nell’area ortana e di Alessandro Quirino Girotti su un’enigmatica raccolta di disegni acquarellati del XVII sec. di illustri personaggi amerini. Il fascicolo si chiude con due recensioni: di Marcello Marcellini sull’ultimo lavoro, pubblicato postumo dalla Kion editrice, di Pompeo De Angelis dedicato al canale di Suez e di Miro Virili su un’encomiabile lavoro iconografico e iconologico, vera e propria pietra miliare, sull’opera della Cascata di Bruno Vescarelli dal titolo “La Cascata delle Marmore nell’Opera gra ca Antica e Moderna. Incisioni e stampe dal XVII al XIX secolo”. Chiudiamo questa Presentazione con un dovuto ricordo a Pompeo De Angelis, scomparso a marzo di quest’anno a ottantacinque anni dopo una lunga malattia. Collaboratore di “Memoria Storica” in alcune fasi e membro del Direttivo del Centro Studi per alcuni anni, studioso di storia e non solo, intellettuale di acuta intelligenza ed abile polemista, difficilmente inquadrabile e partecipe della vita sociale della nostra città, avremo modo di rammentarne adeguatamente la sua poliedrica azione culturale in una manifestazione pubblica già allo studio del nostro direttivo, sforzandoci di interpretarne i vari contributi offerti, al di là di manifestazioni di cordoglio, da noi spontaneamente sentito, ma da lui assolutamente rifiutato.