Memoria Storica

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Memoria Storica 50-51
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STUDI
Leonardo e la Cascata delle Marmore. Il paesaggio della valle di Terni. nel XV secolo.
di Miro Virili

RICERCHE
Il soldato italiano prima e dopo Caporetto.
di Zefferino Cerquaglia
La Brigata Sassari nella tragica disfatta di Caporetto (24 ottobre-10 novembre 1917).
di Adolfo Puxeddu
La Grande Guerra nelle Memorie Militari di Emilio Cianca, un operaio delle Acciaierie di Terni.
di Silvia Filippi

RICERCHE
I luddisti ternani.
di Marcello Marcellini
Gioacchino Altobelli, pittore e fotografo ternano nella Roma del XIX secolo.
di Andrea Giardi
Prostitute, temporali ed esecuzioni capitali. Usi amerini del XVI secolo.
di Enrico Fuselli
Diasille tra Umbria e Lazio.
di Vincenzo Cherubini

CONTRIBUTI
Cenni sulla formazione di Graziana Meschini. Un’artista ritrovata nell’entourage della “Ars Nova del Prof. Giovanni Meschini di Terni”.
di Michele Benucci
La Chiesa di S. Lorenzo o “Santa Maria delle Cerrete” o “Madonna della Neve”.
di Cristina Sabina
Trecento anni di Massoneria moderna.
di Sergio Bellezza

Presentazione

Un operativo coinvolgimento di alcuni nostri Soci, come Miro Virili, in attività di ricerca che hanno suscitato una vasta eco non solo in città, come la possibile identificazione del disegno “Paesaggio con fiume e cascata”, eseguito da Leonardo nel 1473, con luoghi della bassa Umbria, inoltre una molteplicità di ricorrenze nel corso del 2017, come quella della disfatta di Caporetto quale snodo saliente della Grande Guerra, che ci hanno visti impegnati nella ricorrenza del Centenario, fin dal 2014, con attività di studio e convegni, infine una notevole mole di elaborati spontaneamente giunti in redazione, frutto anche dell’attivazione dei referenti delle aree circonvicine al nostro territorio, ci hanno convinto nel confezionare un numero doppio, anche al fine di smaltire scritti la cui valenza culturale e di alimentazione avrebbe perso peso, qualora fossero stati rinviati per la pubblicazione a data da destinarsi. Nell’ambito degli “Studi” fa bella mostra di sé un corposo e documentato saggio di Miro Virili dedicato all’ormai famoso disegno di Leonardo (inv. 8P) degli Uffizi, rappresentante “Paesaggio con fiume e cascata”, identificato da Luca Tomìo come la cascata delle Marmore e la valle di Terni, in cui l’architetto ternano, quale esperto del paesaggio storico e senza debordare dal suo ambito, sulla scorta delle sue vaste competenze sull’Opera della Cascata e delle bonifiche rinascimentali, affronta il tema della ammissibilità dell’identificazione del paesaggio rappresentato da Leonardo con la Cascata delle Marmore e la Valle ternana, mettendo in evidenza, “popperianamente”, i punti di forza e di debolezza di questa identificazione, laicamente convinto che i risultati dell’adozione di una metodica scientifica siano un fatto pubblico e che debbano coinvolgere in primis la comunità scientifica. Nell’ambito delle “Ricerche” dedicate alla ricorrenza della Grande Guerra, contrassegnate dal logo del Centenario, spicca un interessante elaborato di Zefferino Cerquaglia incentrato sui cambiamenti imposti alla conduzione della guerra, soprattutto circa la condizione della massa dei fanti, evidenziando nella disfatta di Caporetto lo spartiacque decisivo tra il prima e il dopo. A questo lavoro fa seguito un saggio di Adolfo Puxeddu, altrettanto interessante e documentato, sul valore dei sardi impegnati nel conflitto mondiale che ne ripercorre le gesta nella tragica disfatta di Caporetto. La sottosezione si chiude con un elaborato, ben condotto e ricco anche di quadri di riferimento concettuali generali sulla letteratura popolare di guerra, di Silvia Filippi dedicato alle memorie militari di suo nonno, Emilio Cianca, “un operaio delle Acciaierie di Terni”. Sempre nell’ambito delle “Ricerche”, si dipanano altri saggi di diverso ambito e taglio. Marcello Marcellini affronta, come da tempo ci ha abituato, sulla scorta di una documentazione di prima mano, il tema della presenza dell’USI a Terni. Andrea Giardi, meticolosamente, ci restituisce, grazie anche a documenti inediti, la figura di Gioacchino Altobelli, sia come pittore di sipari e decoratore di teatri che come artista-fotografo insediato nella capitale e dedito, con inventiva e ottima resa, nell’arte fotografica degli albori. La sottosezione si chiude con due interventi più di taglio storico-antropologico di Enrico Fuselli che affronta, su base documentale, gli usi amerini del XVI sec. circa “Prostitute, campane ed esecuzioni capitali” e Vincenzo Cherubini che si dedica a ridar significazione al “genere” popolare delle Diasille, tra Umbria e Lazio. Nella sezione dei “Contributi”, di norma non molto estesi, ma non per questo meno rilevanti, compare l’ottimo lavoro di Michele Benucci teso a restituirci, anche attraverso il reperimento di rare immagini, l’operato dell’artista Graziana Meschini, attiva giovanissima a Terni, poi a Roma, e che getta nuova luce di scorcio anche sull’attività di Giovanni Meschini, il padre, ricercato artista imprenditore nell’ambito del “poschoir” nella prima parte del Novecento, nella nostra città ma non solo. Segue una attenta analisi di un manufatto chiesastico, finalmente restaurato, la Chiesa di S. Lorenzo o “Santa Maria delle cerrete”, di cui la nostra rivista si era già occupata, a cura di Cristina Sabina, che ci rivela, unitamente all’accuratezza, il forte legame che lega l’autrice ai resti e alle emergenze di un territorio fortemente alterato dall’industrializzazione. La sezione si chiude con un saggio di Sergio Bellezza per i trecento anni dell’Istituzione massonica, con interessanti risvolti locali e improntato ad uno spirito di trasparenza, laicamente scevro di segretezza. Non compare, per l’esiguità dello spazio, in questo numero, nonostante la sua corposità e forse proprio per questo, l’ “Osservatorio”, ossia l’ambito della rivista dedicato alle recensioni, ce ne scusiamo con i Soci e nostri lettori.
Domenico Cialfi

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